La scherma: un’arte nobile

La scherma

“La scherma è arte, estetica e bellezza, uno sport completo e affascinante che sviluppa il senso di adeguatezza, di competenza, di autonomia, di evoluzione e di rispetto in chi lo pratica e lo vive con passione”

La scherma non è solo uno sport, è molto di più: è una disciplina sportiva. Una disciplina di grandissimo valore educativo, formativo e sociale. la scherma plasma e rafforza il carattere, contribuisce ad una crescita equilibrata della personalità, incanala nei valori sportivi della lealtà e del rispetto, l’aggressività spesso inespressa di tanti ragazzi.

Una simile educazione non si può presentare ai giovani solo con le parole; va trasmessa e fatta comprendere attraverso l’esempio, anche fisico, insegnando il principio morale attraverso il corpo, affinché questo diventi parte dell’essere di ciascuno e non una mera sovrastruttura intellettuale.

Sulla pedana si impara quindi a diventare completi nel corpo e nello spirito, apprezzando i valori dell’autocontrollo, della perseveranza e della ambizione ragionata, rafforzando altresì lo spirito di socialità, collaborazione e – perché no – di cavalleria, educando mente e corpo all’alto rendimento nel lavoro.

La mente, in particolare, gioca un ruolo molto importante. Quale azione è necessaria? qual è il momento più opportuno per eseguirla? quale tattica sta applicando l’altro?come mi difendo e come attacco? Ebbene, proprio il continuo confronto con gli avversari e con se stessi conduce ad accettare i propri limiti e talora a superarli, ad imparare dalle proprie sconfitte tramutandole in successi, per trarne quindi nuova energia e valorizzare, potenziare le caratteristiche e gli aspetti positivi dell’individuo, sfumandone le carenze e i difetti.

Le tre armi della scherma: il fioretto, la spada, la sciabola

Il fioretto è un’arma “puramente accademica” in quanto non è mai stata un’arma di combattimento sul terreno. Essendo un’arma “accademica” tende a privilegiare il fraseggio schermistico nella sua perfetta esecuzione ed è per questo che il colpo simultaneo viene considerato nullo. Il fioretto è una disciplina che richiede leggerezza e riflessività, conciliando agilità e buone capacità tattiche. Il bersaglio del fioretto, comprende il busto con esclusione di braccia, gambe e testa. Il bersaglio valido può essere colpito solo con la punta dell’arma. Inoltre nel fioretto vige la “convenzione”: si tratta di una serie di regole che disciplinano l’attribuzione del punto. L’atleta che attacca per primo ha la priorità su chi subisce l’attacco. Chi subisce l’attacco deve prima parare e solo dopo può rispondere.

La spada è l’arma che più si avvicina alle armi del passato. È un’arma molto complessa ad alti livelli perché il suo bersaglio comprende tutto il corpo; si può colpire solo di punta, come nel fioretto, ma non vi è la convenzione. Il primo che tocca l’avversario si aggiudica il punto; se ci si colpisce contemporaneamente entro un venticinquesimo di secondo il punto viene assegnato ad entrambi e si ottiene un “colpo doppio”. Alla spada si deve il colore bianco della divisa da scherma: infatti i duelli combattuti con la spada erano al “primo sangue”: qualsiasi ferita da cui uscisse sangue, su qualsiasi parte del corpo, determinava l’interruzione del combattimento e la sconfitta del duellante ferito. Per meglio evidenziare queste ferite era richiesto di vestirsi integralmente in bianco. 

La sciabola è l’arma che insegnamo al Club Scherma Varese. La sciabola è l’arma di attacco per eccellenza, molto veloce e istintiva. La sciabola storicamente discende dalle armi usate dai cavalieri e dagli ufficiali di cavalleria, che, stando a cavallo, colpivano i fanti a piedi soprattutto nella parte superiore del corpo con movimenti ampi, usando di rado la punta: caratteristiche conservate nella determinazione del bersaglio valido anche nella moderna sciabola sportiva. Lo sciabolatore deve avere un’ottima resistenza fisica e grande mobilità nelle gambe; deve avere inoltre il pregio di riuscire a riflettere in tempi rapidissimi sulle proprie azioni e naturalmente su quelle dell’avversario. Il bersaglio della sciabola è costituito da busto (tranne l’inguine), braccia e testa; si può colpire di punta, di taglio e di controtaglio.

Al Club Scherma Varese, insegnamo la sciabola